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Museo del Mare Siracusa: dentro la tradizione marinara che ha costruito la città

Siracusa si può leggere anche dal mare. Il Museo del Mare Siracusa, conosciuto anche come Sirmuma, nasce per raccontare come la città sia cresciuta tra cantieri, pesca e navigazioni. Dentro le sale non ci sono solo attrezzi e modellini, ma la storia di chi ha lavorato sul porto e ha costruito imbarcazioni per generazioni.


Visitare il Museo del Mare Siracusa significa capire il legame con Ortigia e perché la marineria ha influenzato la vita quotidiana della città. È un percorso breve, accessibile, pensato per chi vuole andare oltre le solite tappe turistiche e osservare Siracusa da un altro punto di vista.


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Origini del Museo del Mare: una storia salvata dall’oblio


Il Museo del Mare Siracusa – Sirmuma – nasce da una realtà scomparsa: i cantieri navali della città. Quando l’ultimo cantiere ha chiuso, le tracce della marineria siracusana hanno iniziato a dissolversi. La memoria del lavoro sul mare, che per decenni aveva sostenuto intere famiglie, stava scivolando via. Il museo è stato creato per raccogliere ciò che rischiava di sparire: strumenti, documenti, modelli, testimonianze dirette. Non come esposizione, ma come archivio vivo della cultura marinara locale.


Dalla chiusura del cantiere navale alla nascita del museo


Negli anni Ottanta la chiusura del cantiere ha segnato la fine di un capitolo decisivo per Siracusa. Gli attrezzi dei calafatari, i progetti delle imbarcazioni e la conoscenza manuale tramandata sul porto rischiavano di disperdersi. Il Museo del Mare Siracusa è nato come risposta a questa perdita. Prima in forma privata, poi con un allestimento strutturato, ha iniziato a raccogliere ciò che restava della marineria cittadina. L’obiettivo non era celebrare il passato, ma recuperarlo per non perderlo.


Il ruolo della famiglia Aliffi e della comunità locale


La spinta iniziale è arrivata dalla famiglia Aliffi, che ha iniziato a conservare gli strumenti e i ricordi dei cantieri navali di Siracusa. Con il tempo, si sono aggiunti donazioni, racconti, materiali recuperati da chi aveva lavorato in mare o nei cantieri. La comunità ha contribuito in modo diretto, riconoscendo nel Sirmuma un luogo dove ritrovare la propria storia. Da iniziativa privata il museo è diventato un progetto condiviso, capace di dare spazio a un pezzo di identità cittadina che sembrava destinato al silenzio.


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Cosa vedere al Museo del Mare Siracusa


Il percorso del Museo del Mare di Siracusa non è lungo, ma è denso. Ogni sala racconta una parte del rapporto tra la città e il mare. Gli oggetti non sono messi in vetrina per essere osservati: mostrano come Siracusa abbia costruito le sue imbarcazioni, come si pescava e cosa significava lavorare sul porto. Non servono conoscenze tecniche per capire l’esposizione, perché molti strumenti parlano da soli: portano i segni del lavoro, del tempo e delle mani che li hanno usati.


La collezione dei Calafatari


Uno dei nuclei principali del museo è la collezione degli attrezzi dei calafatari, i maestri d’ascia che costruivano e riparavano barche in legno. Sono circa duecento strumenti originali: martelli, scalpelli, pialle, dime, corde. Insieme formano un atlante del mestiere.


Questa sezione è spesso la più sorprendente, perché mostra il lato manuale del mare — quello fatto di lavoro e progettazione, non solo di navigazione. Alcuni strumenti non vengono più utilizzati oggi, ma spiegano come venivano costruite le barche prima dell’avvento dei materiali moderni.


Modelli navali, pesca e tradizioni marinare


Una parte del museo è dedicata ai modellini di imbarcazioni tipiche della zona. Sono stati realizzati da artigiani locali e rappresentano le barche più comuni nei porti siracusani.


Vicino ai modelli si trovano documenti e strumenti collegati alla pesca: reti, ami, attrezzature usate in mare aperto e nei periodi di pesca stagionale. In questo spazio si avverte la dimensione sociale della marineria, perché mostra come il mare entrasse nella vita quotidiana e non solo nel lavoro dei cantieri.


La ricostruzione della filiera della carpenteria navale


Il Museo del Mare di Siracusa è uno dei pochi nel Mediterraneo meridionale a ricostruire l’intera filiera della carpenteria navale. Dal progetto di una barca alla sua realizzazione, l’esposizione segue passo dopo passo il lavoro dei maestri d’ascia. È un aspetto raro nei musei marittimi, perché non si limita a mostrare il risultato, ma espone il processo. Questo permette di capire che costruire un’imbarcazione significa unire tecnica, esperienza e memoria condivisa. La barca diventa l’esito finale, non l’inizio del racconto.


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Informazioni utili per la visita


Il Museo del Mare di Siracusa è pensato per una visita breve, ma non superficiale. È adatto per chi desidera esplorare la storia marinara della città, ma anche per chi alloggia nei pressi di Ortigia e vuole inserire un momento culturale senza spostarsi troppo.


Dove si trova


Il museo si trova in via Zummo 7, nel centro storico di Ortigia


Chi soggiorna all’Hotel Algilà (scopri le nostre offerte!) può raggiungerlo a piedi in pochi minuti: si attraversa la zona del lungomare, si supera Porta Marina e si entra nell’area dei vicoli interni. Non servono auto o mezzi pubblici. Il museo è segnalato da cartelli direzionali ed è vicino ad altre tappe di visita come la Fonte Aretusa e il mercato di Ortigia. La zona è pedonale, quindi conviene muoversi a piedi.


Orari, ingressi e visite guidate


Gli orari possono cambiare in base alla stagione o agli eventi. Prima di andare conviene verificare i giorni di apertura sul sito del museo o contattare la struttura. In alcuni periodi vengono organizzate visite guidate per gruppi o scuole. Non sono obbligatorie, ma rendono più chiara la parte legata alla carpenteria navale. Si può entrare liberamente durante gli orari indicati, ma per gruppi numerosi è richiesta la prenotazione.


Il Museo del Mare Siracusa è visitabile il lunedì e il venerdì dalle 17:30 alle 19:30. Nei giorni di martedì e giovedì le visite sono disponibili solo su prenotazione telefonica, con fascia oraria 9:30-12:30.


Il museo offre anche visite guidate, attività didattiche e culturali, su richiesta e previa prenotazione.


Prima di recarsi in visita, consigliamo di verificare eventuali variazioni di orari — il riferimento ufficiale è la pagina del Comune dedicata al Museo del Mare e il sito ufficiale Sirmuma.

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