Entrata a far parte dei beni UNESCO nel 2005, la Cattedrale di Siracusa (ufficialmente Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima) è considerata la chiesa più importante della città. Ci troviamo di fronte a un monumento dal fascino unico, con caratteristiche che non hanno eguali in Italia.
La storia del Duomo di Ortigia è davvero singolare e, nonostante il passare del tempo e il susseguirsi dei popoli e delle religioni, l’edificio è sempre stato mantenuto come luogo di culto per oltre due millenni e mezzo: non c’è quindi da sorprendersi per tutti i segreti che nasconde! Scopriamone alcuni.
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I segni del tempo e della natura
Il Duomo di Ortigia, nel corso dei secoli, è stato tempio greco, chiesa, moschea, per tornare infine ad essere nuovamente chiesa. In origine il Duomo fu costruito chiudendo gli spazi fra le colonne di un tempio dorico greco del V secolo a.C., colonne che sono visibili ancora oggi sia all'esterno che all'interno della chiesa.
Si è tuttavia ipotizzato che le fondamenta dell’antico tempio dorico di Gelone poggiassero su un edificio religioso in stile Ionico, di ben più antica e rara fattura. Sembrerebbe essere infatti di origine apostolica. È attualmente considerato il primo Santuario costruito da San Paolo apostolo.
Alcune delle colonne "imprigionate" nelle pareti sono state inclinate e contorte dai terremoti che si sono susseguiti sull’isola nel corso della sua storia. Queste deformazioni hanno, per certi versi, "congelato" l'impressionante forza della natura che ha scosso Siracusa nella sua storia plurimillenaria.
Vale la pena soffermarsi ad ammirare gli interni medievali di origine bizantina, adornati da pavimenti del ‘700, con finestre di stampo bizantino. Da non perdere le meravigliose statue cinquecentesche.
Le cappelle
All’interno del Duomo di Siracusa si trovano importanti opere d’arte, reliquie, spoglie di santi e splendide cappelle, ciascuna delle quali si contraddistingue per caratteristiche singolari.
Da non perdere in particolare la Cappella di Santa Lucia, dove ammirare il simulacro in argento dedicato alla santa patrona di Siracusa.
Troviamo poi la scenografica ed imponente Cappella del Sacramento, ornata da bassorilievi e colonne in stile corinzio con rifiniture in oro, a protezione del tabernacolo ligneo di stile barocco, opera del Luigi Vanvitelli.
Troviamo poi la Cappella della Madonna della Neve, di epoca normanna, e la Cappella del Battistero, ornata da mosaici bizantini.
La facciata in stile barocco
La facciata del Duomo di Siracusa è considerata una delle più importanti rappresentazioni del barocco in Sicilia. È caratterizzata da due ordini orizzontali, separati da una trabeazione merlata, dove si ammira un bassorilievo scolpito.
Nell’ordine inferiore si trovano poi sei colonne in stile corinzio, due delle quali sorreggono le statue dei due martiri di Siracusa, San Marciano e Santa Lucia.
Degna di nota la statua dell’Immacolata, risalente al ‘700, situata all’interno della nicchia arcuata posta nel piano superiore, attorniata da due angeli scolpiti.
I possenti scalini in marmo del sagrato ospitano le statue degli apostoli Pietro e Paolo, mentre il portone centrale è caratterizzato da un alto cancello in ferro battuto con motivi floreali e timpani merlati.