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Cantine e degustazioni di vino a Siracusa: l’autunno tra vigne e sapori autentici

In autunno, Siracusa cambia ritmo. Le giornate si accorciano, le vigne si tingono di oro e i profumi del mosto si mescolano all’aria del mare. È il momento giusto per scoprire le cantine locali e fare degustazioni di vino a Siracusa, quando i produttori aprono le porte e raccontano il loro lavoro tra un calice di Moscato e uno di Nero d’Avola. 


Non serve essere esperti: basta la curiosità di assaggiare il territorio e lasciarsi guidare da chi lo vive ogni giorno.


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L’autunno perfetto per scoprire i vini di Siracusa


Da ottobre a dicembre, Siracusa rallenta e diventa più autentica. Le giornate restano luminose, l’aria è più fresca e i vigneti del Val di Noto si colorano di toni caldi, pronti al riposo dopo la vendemmia. È il periodo ideale per chi si chiede cosa fare a Siracusa in autunno e vuole scoprire il territorio con ritmi più lenti: visitare le cantine, assaggiare vini locali e passeggiare tra città barocche e colline vitate. 


Dopo una giornata tra degustazioni e paesaggi, si può rientrare in Ortigia e continuare il viaggio nel gusto con una cena al ristorante dell’Hotel Algilà, dove la cucina valorizza gli stessi sapori e prodotti delle campagne siracusane.


I vini tipici di Siracusa e della Val di Noto


Il sud-est della Sicilia è una zona di vini con identità precisa. Tra Siracusa, Noto e Pachino, il clima caldo ma ventilato, i terreni calcarei e la vicinanza del mare creano condizioni ideali per uve aromatiche e uve rosse strutturate. Qui nascono alcuni dei vini tipici di Siracusa più rappresentativi: il Moscato di Siracusa DOC, il Nero d’Avola e il Syrah. Tre espressioni diverse dello stesso territorio, tre modi di raccontare questa parte di Sicilia nel bicchiere.


Moscato di Siracusa DOC


Il Moscato di Siracusa DOC è considerato uno dei vini storici della zona, prodotto da uve Moscato Bianco coltivate attorno alla città sin dall’epoca greca. È un vino profumato, immediato, riconoscibile al primo sorso. Al naso porta note di fiori d’arancio, miele, zagara, scorza di limone. In bocca può essere secco, morbido e avvolgente, oppure dolce e più intenso, quasi da meditazione. 


È perfetto con la pasticceria di mandorla tipica della Val di Noto, ma regge bene anche formaggi stagionati e preparazioni leggermente sapide. Assaggiarlo in loco significa degustare non solo un vino, ma una denominazione precisa – la Moscato di Siracusa DOC – che tutela un prodotto legato a un’area piccola e molto vocata.


Nero d’Avola


Il Nero d’Avola è il rosso simbolo della Sicilia orientale ed è una presenza costante nelle cantine di Siracusa. Qui esprime un carattere pieno, fruttato, spesso con richiami di amarena matura, prugna, spezie scure. È un vino con struttura e calore, ma nelle zone più vicine alla costa acquisisce una certa freschezza che lo rende più equilibrato e godibile anche senza lunghi affinamenti. 


Il Nero d’Avola di Siracusa accompagna bene piatti saporiti: carni alla griglia, sughi di pomodoro ricchi, verdure alla brace, ragù di pesce spada. È il vino da ordinare se vuoi capire davvero cosa significa terroir qui: stesso vitigno, ma sfumature diverse tra Noto, Pachino e l’entroterra.


Syrah


Il Syrah in zona Siracusa è una presenza più recente rispetto al Moscato e al Nero d’Avola, ma ormai è parte stabile della produzione locale. Questo vitigno internazionale si è adattato molto bene al clima caldo del sud-est siciliano e oggi viene spesso lavorato in purezza. Il risultato è un rosso morbido, dal tannino più gentile rispetto al Nero d’Avola, con profumi di frutti rossi, pepe nero e talvolta una nota leggermente balsamica.

 

È il vino giusto per chi cerca qualcosa di intenso ma facile da bere, anche giovane. Molte cantine della provincia lo propongono in degustazione accanto ai rossi autoctoni, perché racconta la parte più contemporanea della zona: tradizione locale e tecniche moderne nella stessa bottiglia.


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Le migliori cantine vicino a Siracusa da visitare


Scoprire le cantine vicino a Siracusa è un modo semplice e genuino per avvicinarsi alla vita del territorio. Lungo la Strada del Vino Val di Noto, che collega Siracusa a Noto, Pachino e Marzamemi, la campagna profuma di terra bagnata e di mosto, e le aziende accolgono i visitatori con un bicchiere in mano e una storia da raccontare. Tra ottobre e dicembre l’atmosfera è speciale: le vigne cambiano colore, il ritmo si fa più lento e l’esperienza di una degustazione diventa ancora più autentica.


Tra le tappe da non perdere c’è Cantine Pupillo, poco fuori Siracusa, nella tenuta che circonda l’antico Castello Eurialo. È un luogo che unisce storia e natura, dove il Moscato di Siracusa DOC è protagonista. Si cammina tra agrumeti e cortili di pietra, mentre i profumi del vino si mescolano a quelli di zagara e limone.


Scendendo verso sud si arriva al Feudo Ramaddini, vicino a Marzamemi. Qui il tour inizia tra botti e vasche d’acciaio e si conclude con una degustazione di vini a Noto accompagnata da formaggi, olio e conserve locali. Il Nero d’Avola e il Syrah della casa raccontano perfettamente il carattere di questo angolo di Sicilia, dove il sole e la brezza marina fanno la differenza.


Un’altra tappa che vale la pena inserire è la Cantina Barone Sergio, immersa tra le campagne di Noto e Rosolini. È un’azienda a conduzione familiare che lavora in modo sostenibile e accoglie gli ospiti in un ambiente rilassato, tra vigne e ulivi. Le degustazioni si svolgono all’aperto, con vista sui filari, e includono assaggi di Moscato Bianco e Nero d’Avola.


Un tour del vino è qualcosa che si vive più che si racconta. Si parte da Siracusa, si attraversano paesaggi rurali che cambiano con la luce del giorno e si torna ad Ortigia con ancora in bocca il sapore del vino e del mare.


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Quando è il periodo migliore per visitare le cantine a Siracusa?


Le cantine di Siracusa si possono visitare tutto l’anno, ma il periodo che va da ottobre a dicembre è senza dubbio il più interessante. Dopo la vendemmia, i produttori hanno più tempo per accogliere i visitatori e raccontare il loro lavoro con calma. Le temperature sono miti, la campagna cambia colore e l’atmosfera è rilassata: condizioni ideali per chi vuole scoprire il vino senza la folla dei mesi estivi.


In autunno, inoltre, molte aziende propongono degustazioni speciali con i vini appena imbottigliati o con il mosto ancora in fermentazione, un’occasione rara per assaggiare il vino “in divenire”. Novembre è perfetto per chi ama unire natura e gusto: le colline del Val di Noto sono tranquille, i borghi barocchi si visitano con facilità e le enoteche di Ortigia organizzano spesso piccoli eventi dedicati al vino nuovo.


Anche la primavera, tra marzo e maggio, è un buon momento per un tour tra le cantine vicino a Siracusa: le vigne riprendono vita e il paesaggio è verde e profumato. L’estate resta invece la stagione più vivace, ma anche la più affollata e calda, quindi meglio prenotare degustazioni serali o esperienze al coperto.

Chi sceglie l’autunno, però, vive un’esperienza diversa: più intima, più autentica e perfetta per chi vuole conoscere Siracusa oltre le spiagge, tra il mare e le colline dove nasce il vino.


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Consigli pratici per la tua esperienza di degustazione


Fare una degustazione di vini a Siracusa non richiede grandi preparativi, ma qualche accorgimento può rendere l’esperienza più piacevole. La maggior parte delle cantine accoglie i visitatori su prenotazione, soprattutto nei mesi autunnali, quando i produttori sono ancora impegnati tra vigna e cantina. Conviene quindi contattarli con qualche giorno di anticipo, specificando se si desidera solo la visita o un tasting completo con abbinamento gastronomico.


Le visite durano in media tra un’ora e mezza e due ore e includono una passeggiata tra i filari o nei locali di vinificazione, la spiegazione dei metodi produttivi e la degustazione guidata di più etichette. In autunno le giornate sono miti e perfette per godersi il paesaggio, spesso con la possibilità di assaggiare l’olio nuovo o i primi vini della stagione.


Durante il wine tasting, le proposte cambiano a seconda della zona e del produttore, ma in genere si parte con un bianco o un rosato leggero e si chiude con un rosso più intenso, come un Nero d’Avola o un Syrah. Non mancano mai i prodotti locali: pane casereccio, formaggi, conserve, olive o mandorle tostate, a volte anche dolci tipici e miele.


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